di Francesco Aniballi
CONFIGNO (Amatrice) – E’ l’ugandese Albert Chemutai il vincitore della 40^ edizione dell’Amatrice – Configno, storica corsa podistica internazionale su strada che dal centro di Amatrice porta a Configno: una delle 69 frazioni del comune laziale distrutto dal sisma dell’agosto 2016. Un’edizione dal forte impatto impatto emotivo quella del 2017 definita anche l’edizione della rinascita. Infatti, nonostante le difficoltà logistiche ed organizzative, il patron della corsa Bruno D’Alessio ed il presidente Luigi Salvi hanno voluto comunque organizzare questa edizione che è stata quella della solidarietà e della vicinanza. Più di 2000 i pettorali assegnati per una gara che ha seguito un percorso differente dal solito. Infatti i runners non sono transitati su corso Umberto, ancora invaso dalle macerie, ma attraverso un percorso leggermente differente si sono riallacciati, poco fuori Amatrice, allo storico tracciato di 8,5 km che dopo una serie di tornanti porta al traguardo di Configno.
LA CORSA
Nonostante il via alla corsa sia stato dato con qualche minuto di anticipo, spiazzando un pò tutti, anche per l’edizione della rinascita gli africani, da sempre leaders della manifestazione, hanno dato spettacolo. Il diciottenne ugandese Albert Chemutai ha tagliato per primo il traguardo bissando la vittoria come già avvenuto nel 2016. Tra gli uomini si è classificato settimo Ezekiel Kemboi, che chiude ad Amatrice la sua carriera da podista internazionale. Anche tra le donne il podio è tutto africano. Sul gradino più alto Vivian Kemboi Jerop, seconda la ugandese Adha Munguleya, terza l’italiana Alessia Pistilli.