È arrivato il 15 di agosto!
Un giorno che ha radici antichissime:
Il termine Ferragosto deriva dalle Feriae Augusti (il riposo di Augusto), introdotta dall’imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C. e coincidente con un periodo di riposo che andava dal primo agosto anche fino a fine mese. All’epoca tutto l’impero era coinvolto in una serie di festeggiamenti estivi che coinvolgevano tutte le comunità rurali. Nelle Feriae Augusti molto importante erano le celebrazioni dedicare a Diana, il 13 agosto ai festeggiamenti per la Dea Diana che avveniva al Tempio di Diana sul colle Aventino, poteva partecipare tutta la popolazione romana, infrangendo per un giorno, la regola della distanza tra le classi. Gli animali da traiano venivano decorati con fiori, i contadini e i proprietari terrieri si scambiavano i tradizionali auguri al quale seguiva da parte dei proprietari un dono in denaro ai contadini.
Dall’inno a Demetria Eleusina, INNI ORFICI
“Vieni (augusta Demetra)
beata, santa, carica di frutti estivi,
portando pace e l’amabile legalità
e ricchezza che fa felici,
e insieme salute sovrana.”
Diana era legata alla vita nei boschi, alle fasi lunari e alla maternità. Le donne infatti offrivano tavolette votive implorando la benedizione di un parto senza difficoltà.
Le Feriae Augusti si rifacevano a loro volta ad una festa pagana Ancor più antica: i Consuali, festa dedicata Cosmo, divinità legata ai granai, prodettore della fertilità, del raccolto e dei lavori agricoli.
Il Ferragosto è anche nota come la festa dell’acqua e del fuoco, il giorno di Lughnasad nel quale si innaugurava la stagione dei raccolti.
Acqua e fuoco, gli elementi che caratterizzano la magica notte. Durante la notte che precedeva il 15 agosto era solito accendere grandi falò, come facciamo ancora oggi.
Scriveva lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade che il tempo delle feste tradizionali è un tempo sui generis, essenzialmente diverso dal tempo ordinario. Nella festa si aprirebbe una breccia nella realtà, capace cioè di ricollegarci a un tempo “mitico”: «la periodica riattualizzazione dei gesti creativi compiuti dagli esseri divini in illo tempore costituisce il calendario sacro, il complesso delle festività. Una festa ha sempre luogo nel tempo originario. È appunto la reintegrazione di questo tempo originario che rende il comportamento umano durante la festa diverso da quello prima e dopo la festa» (Il sacro e il profano). E a questa “norma” delineata da Eliade, di carattere generale, non fa ovviamente eccezione una festività tradizionale importante come quella di Ferragosto.
In tale giorno, per la Chiesa, ricorre la festività religiosa dell’Assunzione della beata Vergine Maria: un antico culto importato dall’Oriente bizantino probabilmente nel VI-VII secolo.
Fu papa Pio XII il 1° novembre 1950 a proclamare dogma di fede l’Assunzione di Maria. Le Chiese ortodosse celebrano nello stesso giorno la festa della Dormizione della Vergine.
La solenne definizione
«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
Redazione Infogiòtv da Notizie di Comunicazioni Sociali Rieti
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